C’era una volta la città di Hamelin in Germania. Era una città molto graziosa, ma aveva due grossi difetti…

– da Il pifferaio magico di Jacob e Wilhelm Grimm –

Molto spesso è una semplice parola a far scattare un’intuizione, a diventare una scintilla per la curiosità e la fantasia. Così è successo con Hamelin, una cucina su due piani – come mi piace scherzosamente definirla. 

Questa volta è stata la parola RICONOSCENZA ad intrigarmi, ed ho perciò dedicato questo lavoro ad una fiaba affascinante quanto spaventosa dei fratelli Grimm: Il pifferaio Magico.

Ogni progetto mi appassiona e diventa una nuova scoperta, in questo caso un racconto che conoscevo a malapena. Così allo stesso modo spero che le mie creazioni suscitino un’emozione, diventino un piccolo invito a curiosare, a conoscere qualcosa di più… anche di se stessi, come guardandosi allo specchio.

Il prestigio di questo arredamento è nella lavorazione del legno massello, che si presentava talmente bello nella sua essenza che il mio intervento più difficile ed audace è stato proprio quello di riconoscerne la sua maestosità così come era, al naturale.

La lavorazione perciò è stata eseguita completamente a mano, esaltando la naturale texture del legno, lasciando i segni della segheria e rifinendo le superfici ad olio. Il marmo bianco di Carrara ne completa con raffinatezza l’aspetto elegante e bello, perché semplice.

… A volte non vi è azione più difficile di quella del non far niente.

Cucina Amelin
Cucina Amelin
Cucina Amelin
Cucina Amelin
Cucina Amelin
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